mercoledì 28 gennaio 2015

Giornata della Memoria 2015

Sono passati ormai 70 anni da quel 27 gennaio 1945, giorno in cui furono finalmente aperti i cancelli di Auschwitz e il mondo intero conobbe finalmente quello che si era perpetrato al suo interno; ho visitato il campo di sterminio Auschwitz-Birkenau nel 2011, è stata una visita dal forte impatto emotivo... vedere quelle teche in cui erano custoditi non si sa quanti quintali di capelli, protesi, valigie, scarpe... gli occhiali di ferro che ormai erano un gomitolo non districabile... il cancello con la celeberrima scritta "Arbeit macht frei", ancora un dileggio per le persone lì rinchiuse... come mi sono ripetuta più volte in questi giorni, ricordare è doloroso ma doveroso... e non deve limitarsi solamente a quella giornata... è un periodo storico verso cui nutro un grande interesse, ho letto non so quanti libri che trattano l'argomento, dai classici "Se questo è un uomo" di Primo Levi, al "Diario" di Anna Frank, ma non solo; ho proseguito con "La notte" di Elie Wiesel, "Stella di Piazza Giudìa" di Federico Pederiali, "Ho sognato la cioccolata per anni" di Trudi Berger o "Le donne di Ravensbruck"... diverse angolazioni e prospettive, non solo la narrazione di quei tragici fatti da parte italiana, ma anche di altri...



Con l'occasione, a Senigallia è stato possibile visitare la Sinagoga e assistere a un'interessante conferenza dal titolo "La Shoah dopo la Shoah"; la relatrice, Maria Luisa Moscati, autrice di molti libri e articoli sulla tematica, ha ripercorso quello che è stato il ritorno a casa di chi è sopravvissuto ai campi di concentramento e di sterminio, un argomento del quale, a mio avviso, non si è mai parlato abbastanza; basti vedere come in moltissimi abbiano letto o perlomeno sentito parlare di "Se questo è un uomo", ma se gli chiedi se conoscono "La tregua", dello stesso autore, pochi ti sanno rispondere positivamente (io in primis... non sono tantissimi anni che l'ho letto!). Treni e treni di deportati arrivavano a Milano, dove si incrociavano le vite di chi cercava quel fratello o quella madre finiti chissà dove, se a Ravensbruck o a Dachau o Mathausen, e chi tornava, spesso l'ombra della persona che era stata, e non sapeva se avrebbe ritrovato un congiunto o un famigliare; la dottoressa Moscati ha poi proseguito con la narrazione dell'epopea che hanno dovuto subire coloro i quali volevano raggiungere lo Stato d'Israele, negli anni immediatamente successivi.
A far da cornice a tutto ciò la sinagoga di Senigallia, inglobata nell'area in cui fino al 1848 era presente il ghetto (i cui cancelli furono fatti abbattere il giorno dopo l'elezione di Papa Pio IX, illustre cittadino senigalliese); durante il corso dei secoli ha purtroppo subito devastazioni e rimaneggiamenti, i residenti del ghetto sono stati, nel corso dei secoli, oggetto di persecuzioni e i preziosi mobili che la arredavano danneggiati o distrutti; oltre alla mano dell'uomo ci si è messa la natura, che, con il terribile terremoto del 1930 ha lesionato la struttura e della scalinata con balconcino presenti ora non rimane che una foto a ricordarcelo!
E per saperne di più... l'appuntamento è per domenica prossima, 1 febbraio, in Piazza del Duca alle 16!
L'interno della Sinagoga di Senigallia

Vi aspetto!
Chiara

venerdì 23 gennaio 2015

Itinerari ebraici ad Ancona e a Senigallia

In occasione della Giornata della Memoria che ricorre martedì prossimo, io e la mia collega della cooperativa abbiamo deciso di organizzare due visite guidate, una ad Ancona e una a Senigallia, per ricordare l'importante contributo che le due comunità ebraiche hanno dato nel corso dei secoli alle due città; entrambe dotate di sinagoga attualmente funzionante (nelle Marche si contano quattro sinagoghe, Urbino, Pesaro, Ancona e Senigallia e tutte aperte al culto tranne quella di Pesaro), presentavano entrambe un ghetto inglobato all'interno della città, di cui, però, ora non rimane più traccia, se non in qualche targa a ricordo; probabilmente ci si è passati davanti tante volte senza fermarsi mai a riflettere sul perchè certe lapidi siano in un determinato posto o perchè quei vicoli sono così stretti... Sono solo alcune delle cose che io e Serena illustreremo domenica prossima, 1 febbraio!
Un passato lontano e vicino insieme, tanti detti da capire e da comprendere... per conoscerci e rispettarci!
Per info e prenotazioni inviare una mail a prenotazioni@opera-coop.it o chiamare l numero 338-1256309.
A presto
Chiara

mercoledì 14 gennaio 2015

Con le mani in pasta!

Come avevo preannunciato nel post precedente, da sabato scorso ho iniziato il corso di pasta all'uovo presso lo store Filotea...


Io e i miei compagni di corso (non eravamo tutte donne... anche se eravamo in maggioranza) ci siamo quindi concessi tre ore in cui non sono esistiti telefonini o computer o notifiche varie... tutte le nostre forze e i nostri pensieri erano per quello che le nostre mani stavano creando, sotto la sapiente guida della Sfoglina Simonetta; da due semplici ingredienti, ma di qualità, come uova e farina, abbiamo ricavato vassoi di tagliatelle, maltagliati, quadrettini, farfalle e garganelli! C'era chi un pochino sapeva fare, chi era invece completamente all'oscuro di come si potesse stendere la sfoglia, oppure chi l'aveva visto fare tante volte in passato dalle nonne, ma non ci si era mai dedicata (la sottoscritta)... Avevo già seguito un corso di cucina, ma questo è stato il primo in cui mi sono sporcata (neanche troppo) le mani in prima persona, commettendo gli inevitabili errori da principiante (troppo esercizio servirà ancora perchè le mie sfoglie siano perfettamente rotonde!)... 
Sabato prossimo continueremo la nostra immersione nel mondo della tradizione culinaria e prepareremo i ravioli!
Io con il mio lavoro!

Preparazione dei garganelli

Intanto io mi sono esercitata anche a casa... e questa mattina... altre tre uova di tagliatelle! E per rimanere nel campo delle tradizioni che si tramandano... la tavola che ho usato... apparteneva a mia nonna! Ignoro quanti anni abbia, mi fa piacere che, dopo lei e mia madre, adesso possa usarla io!

Uova e farina... più semplice di così?!?

Le mie tagliatelle... non male come seconda volta, no??


Dopotutto il cibo e l'alimentazione sono alla base di Expo2015 (a proposito.... ho già il biglietto!), per cui bisogna preservare e valorizzare questi saperi.... chissà che magari non si riesca a concretizzare qualcosa anche con dei turisti, no!?!?
A presto! 

domenica 4 gennaio 2015

Piccoli approcci con la cucina... la mia esperienza con la pasta Filotea/1 !

E' passato ormai un mesetto dalla mia esperienza lavorativa all'Artigiano in Fiera di Milano... ho avuto già modo di raccontare un po' del mio soggiorno in terra meneghina, basta scorrere indietro con i miei post...  l'articolo di oggi lo dedico invece a una delle aziende che ho conosciuto tra i corridoi del padiglione 3... è un'azienda Made in Marche, anzi... Made in Ancona! Si tratta di Filotea che, citando la loro presentazione è "una piccola realtà marchigiana che nasce con la volontà di fare la pasta allo stesso modo di come si faceva una volta". Le nostre nonne e prozie hanno impastato decine e decine di uova (rigorosamente provenienti dal proprio pollaio) con non si sa quanti chili di farina per ottenere tagliatelle, maltagliati, quadrellini (come li chiamava mia nonna!), da usare nei pranzi della domenica, quelli in cui ci si poteva permettere qualcosa in più!
I tempi sono cambiati, la fretta e la frenesia la fanno ormai da padrone, non c'è più il tempo di mettersi a preparare pazientemente e diligentemente la pasta all'uovo fatta in casa... Ben vengano allora aziende come Filotea che propongono prodotti di qualità, con un occhio alla tradizione e uno all'innovazione! 
E' proprio questa curiosità che mi ha spinta a comprare e a portarmi a casa, in un interminabile viaggio in treno Milano-Montemarciano, ben quattro - dico quattro - pacchi di pasta di quest'azienda (oltre che una valigia che, al ritorno, aveva un peso di ben oltre 30 chili!)!
Ed è sempre a causa della mia voglia di provare cose nuove che, tra le quattro confezioni che ho portato giù (confezioni tra l'altro fatte benissimo... nemmeno una fettuccina si è rotta durante quei momenti concitati sul regionale a Bologna in cui è scattata la "caccia al posto"!), ce ne era una di fettuccine al cacao! Ero un po' in difficoltà su come cucinare questo tipo di pasta, non sapevo cosa potessi abbinarci... per fortuna Marco, oltre a vendermi le fettuccine, mi ha anche dato l'idea... per cui ecco le mie fettuccine al cacao con speck, radicchio, noci e ricotta!


Ingredienti per 4 persone:
una confezione di fettuccine Filotea al cacao da 250 grammi
150 gr. di speck (tagliato a fette fine o a cubetti, come si preferisce... io le fettine fine)
uno scalogno
un radicchio rosso 
una confezione da 250 gr. di ricotta
gherigli di noce tritati a pezzettini (per noi 12 noci circa)
sale e olio qb

Preparazione
Tagliare lo scalogno e farlo appassire in padella con l'olio, aggiungere poi il radicchio che si è tagliato a listarelle, fino a che non si è appassito pure lui; gettare infine lo speck ridotto a pezzetti (a me piace poco cotto... se invece lo preferite più cotto, mettetelo giù prima del radicchio); nel frattempo rompere le noci e ridurre in briciole i gherigli. Portare a ebollizione l'acqua per la pasta, salare, buttare giù la pasta, attendere i 4 minuti di cottura e scolare; trasferire la pasta e il sugo in una padella, aggiungere la ricotta precedentemente schiacciata e far saltare in padella per un paio di minuti, in maniera da far evaporare l'acqua in eccesso; servire avendo cura di aggiungere infine i gherigli di noce! Buon appetito!

Variazioni:
volendo, per un sapore più deciso, invece della ricotta, si può mettere del gorgonzola! Infine, chi voleva, ha aggiunto del parmigiano grattugiato al momento... io ho preferito omettere!

Una pasta semplice ma buona e gustosa! Il prossimo esperimento in cucina vedrà impegnata la pasta insaporita al limone, ovviamente sempre di Filotea... ma il prossimo obiettivo è imparare a farla da me la pasta! A tal proposito l'azienda propone un corso in quattro appuntamenti... indovinate chi non vede l'ora di sporcarsi le mani con la farina e le uova sabato prossimo!?!??


Si inizierà dall'Abc... per arrivare ai tortellini bolognesi! Poi vi informerò sui miei progressi!
A presto
Chiara

PS
Ci tenevo a precisare che tutti gli ingredienti sono stati comprati da me e che il mio giudizio sulla pasta riflette la mia opinione personale!